martedì 12 agosto 2014

7 anni di guai...

...per colpa di uno specchio rotto? MAI!!!  Ecco l'antidoto:
1)  raccogliere accuratamente tutti i pezzi con un gran bel sorriso beffardo ( esorcizza sempre)
2) trovare una base su cui poter ricomporre alla buona il tutto ( io avevo una terribile cornice color verde militare con un fondo ancor peggiore ( immaginate il peggio del peggio se ci riuscite)
3)nascondere come meglio si può i margini dei pezzi di specchio ( io l'ho fatto utilizzando stucco e riccioli di das bianco)
4) dare libero sfogo alla vostra immaginazione visionaria
di seguito vi mostro i vari passaggi cosicchè, se la vostra maldestria è pari alla mia, potrete comodamente prendere spunto per riparare al danno fatto!
Dopo aver incollato i vari "vetri" sullo sventurato supporto ed averne ingentilito i bordi con l'espediente das-stucco, procedete stravolgendo il concetto stesso di specchio: ormai , ridotto in frammenti, ha ben poco da riflettere se non la vostra incuria nel maneggiarlo e così antichizzatelo ( fa più effetto incantesimo anti jella)
vedete? ricorda molto l'opalescente traslucenza  delle sfere medievali...sentitevi un pò maghe, un pò fattucchiere ed ora, invece di vedere il vostro volto rosso di rabbia per aver quasi generato un cataclisma ( 7 anni di sfiga cominciano ad essere tantini), provate ad intravedere un futuro splendido e dorato...
poi dedicatevi ai riccioli. Ho provato a passare una mano di nero ed ho notato che l'effetto era molto simile a quello del legno intagliato...come fosse ebano

così ho continuato fino a raggiungere questo risultato. Mi piaceva già molto così ma non so perchè il tutto mi riportava alla mente l'intrigo fiabesco della foresta stregata entro le cui vorticose "spire"spinose era racchiuso il castello della bella addormentata immersa nel sonno
 così ho aggiunto un pò di luce dorata
 ecco, ora nella foresta sembra sia giunto il tanto atteso principe!
 E allora...che amore sia! E' comparso magicamente il testo di una poesia meravigliosa, immortale e sempre attuale: "Les enfants qui s'aiment" di Jacques Prèvert...che magia!
 Les enfants qui s'aiment s'embrassent debout
Contre le portes de la nuit
Et le passants qui passent les dèsignent du doigt
Mais les enfants qui s'aiment
Ne sont là pour personne
Et c'est seulement leur ombre
Qui trembles dans la nuit
Excitant la rage des passants
Leur rage, leur mèpris, leur rires et leur envie
Les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l'éblouissante clarté de leur premier amour.
                                                       Jacques Prévert
E sempre in tema d'amour...vi è mai capitato d'esser corteggiate da un pesciolino? Questa creaturina è il nostro cucciolo d'appartamento...è dolce dolce...
certo, meriterebbe di nuotare qui...ma ormai non possiamo più fare a meno delle sue silenziose coccole...sospetto fortemente che la cosa sia reciproca...avete mai visto un pesciolino che si comporta come un cagnolino? lui ha imparato a farci le "feste"!
Magari un giorno lo porteremo a fare un giro del fiume in gommone:-)
 Intanto si gode il panorama dalla sua boccia di cristallo sognando come me araldiche atmosfere di un mondo ormai lontano....
 ...o forse no..
Baci
Annalisa

venerdì 8 agosto 2014

Favola...

...la mia! Chi mi conosce sa che vado letteralmente in brodo di giuggiole per tutto ciò che ha sapore di "vissuto", che sappia raccontare una storia...credo sia per questo che adoro in modo particolare i mercatini, gli antiquari, i rigattieri...mi affascinano, scovo meraviglie, me ne innamoro e mentre do loro nuova vita mi incanto cullata dal dolce narrare di storie di vita vissuta.
In un'uggiosa mattina di alcune settimane fa decido di fare un salto in soffitta...ero in casa di mia madre e tra quel buon profumo di crostata apena sfornata, l'allegro "cicalio" dei miei due "terremoti" intenti a smontare quella che un tempo era la mia cameretta, una ciclopica tazza di ottimo thè verde bollente, reduce da un convegno in Svezia, raccontavo alla mamma ogni più piccolo dettaglio di quella terra meravigliosa...la gente, l'ottimo cibo, la natura che la fa da padrona in tutto il suo nordico splendore, i monumenti, i mercatini, le tradizioni, i profumi....e mamma era li che mi fissava trasognante ma con l'interesse di un giornalista consumato nell'atto di stilare l'ennesima intervista...prima o poi la porto con me, giuro!" Sai mamma, quelle casette fiabesche hanno delle soffitte a dir poco magiche...passato e presente sembrano confondersi...che spettacolo"..."Bhè...non sarà quella di Pippi Calzelunghe ma anche noi ne abbiamo una, ricordi?" E così, approfittando della pazienza del nonno e di una giornata non proprio estiva eccoci sgattaiolare su per le scale e in un attimo ci immergiamo nel nostro personalissimo passato!
In un angolo c'era un'improbabile cestone di vimini impolverato..." mamma, ma che è quel "coso"? ancora non lo butti via?"  " Quel "coso" era il tuo scrigno dei tesori...non lo riconosci? lo intrecciò tuo nonno e guai a chi si avvicinava...ci nascondevi le tue bambole preferite...ma davvero non te lo ricordi???"   Si, era davvero lui! Devo dire che anni di dimenticanza e polvere hanno fatto ben benino il loro lavoro! Fortunatamente la nostra soffitta non è vittima dell'umidità...le muffe non attecchiscono! Lo rimuovo dal suo "sonno"ventennale e lo apro...al suo interno un visino pallido e pelato implorava pietà protendendo una manina rotta e sporca...era quel che restava di una bambola di porcellana. Quando ero ragazzina le adoravo...ne avevo un paio di bambole così, non giocavo con loro ma a dir poco le veneravo...avevano lucidi boccoli dorati, splendidi vestitoni d'altri tempi...ma che fine avevano fatto? Perchè questa era ridotta così? Sicuramente non fu opera mia ma non approfondii...sospetto fortemente che negli anni in cui ero in America la mia stanza fu oggetto delle più svariate incursioni piratesche da parte delle mi cugine più piccole...e così fu ( confessò mia madre)..." feci in tempo a portare alcune cose in soffitta...tu mi mancavi troppo e vedere quelle bambinette giocare come facevi tu mi dava pace"...( infatti). Non sono attaccatissima alle cose del passato...se trovo dei ricordi preferisco farli rivivere a modo mio nel presente!
E così è stato. Dopo un paio di settimane di total restyling ecco come si presenta quel "coso" impolverato e la mia adorata signorina di porcellana. Non più boccoloni dorati e crinoline ma suggestioni decisamente nordiche!
Un gufotto a farle compagnia...qui il viaggio in Svezia ha decisamente fatto la sua parte!
I piedi rotti non vestono più scarpette col tacco ma morbidissime calzature da elfo
e ciò che resta di quei moncherini di porcellana giace nascosto in rossissimi guantoni elfici anch'essi!

I miei vecchi pantaloni a coste marroni mi hanno dato spunto per la creazione di un magico tronchetto ( tronchettone devo dire) e con i pantaloncini del mio bimbo che ora, a quasi 7 anni è diventato un gigante, ne ho ricavato i rami. Ormai del vecchio cestone di vimini è rimasta solo l'anima e la capienza.
Anche il gufotto farà la sua parte: era una grandissima sfera apribile di quele che si regalano a Natale con i cioccolatini dentro.
Se un tempo la mia cesta nascondeva i miei tesori, ora il mio tronchetto incantato ne nasconde altri ben più preziosi: i regalini e i lavoretti fatti dai miei bimbi con le loro manine! Nel mio studio verde bosco sta davvero bene!
Nei giorni successivi ho "depredato" nuovamente la soffitta: un'anfora, una vecchissima e malconcia conca, un bambolotto decapitato e delle calamite a forma di farfalla mi hanno dato lo spunto per la realizzazione di un tavolinetto...poi la conca me l'anno portata via per cause a me ignote...pazienza, era davvero troppo sfondata anche per me!
Mi accontento volentierissimo dell'anfora della mamma!  Ci sto lavorando un pochino su...chissà cosa mai potrà offrirmi...sono incuriosita!


Ed infine ecco un lavoretto di cui vado letteralmente orgogliosa : lo zoccolo dell'ingresso della mia nuova "dimora"...per mesi rimasto in sospeso...una storia che non starò qui a raccontare...sottolineo solo il fatto che, una volta tolti definitivamente di mezzo architetti, ingegneri ( tranne il mio...quello l'ho sposato) e manovali d'ogni sorta, la soluzione viene da sola e totalmente inaspettata!
Smalto nero e...fantasia!
Funzionalità ...a modo mio!
Mi piace!
Soprattutto vicino alla mia mini poltroncina a tema! L'estate ci ha fatto tirere il colo per un bel pò ma devo ammettere che i pomeriggi di pioggia hanno prodotto ottime soluzioni! Adesso non resta che goderci il sole di Agosto (sperando che non batta di nuovo la ritirata).
Baci
Annalisa